Sla, domani sit in dei malati a Roma, appello a Renzi, Usala: “E’ la battaglia finale”

“Dobbiamo ottenere un trattamento che renda l’Italia un Paese civile e rispettoso della costituzione. Non ripeterò le cose che faremo, ma meglio morti che abbandonati. In mezzo a 36 miliardi trovate i fondi per noi, Matteo contiamo su di te, evitiamo

 

Pubblicato su Cagliaripad il 3 novembre 2014 alle 11:09

Nuovo appello al premier Matteo Renzi da parte dei malati di Sla e disabili gravissimi alla vigilia del sit-in di protesta organizzato per domani mattina davanti al Ministero dell’Economia, in via XX Settembre a Roma.
Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre onlus, dal letto della sua casa di Monserrato (Cagliari) scrive: “Stavolta è la battaglia finale, dobbiamo ottenere un trattamento che renda l’Italia un Paese civile e rispettoso della costituzione. Non ripeterò le cose che faremo, ma meglio morti che abbandonati. In mezzo a 36 miliardi trovate i fondi per noi, Matteo contiamo su di te, evitiamo che qualcuno si faccia male”.
La protesta dei malati di Sla e disabili gravissimi riguarda il taglio al fondo di non autosufficienza previsto nella legge di stabilità. “Stavolta è diverso – attacca Usala – siamo stanchi del rituale periodico che ogni anno ci costringe a venire a Roma per rivendicare finanziamenti che dovrebbero essere la norma perché garantiti dalla Costituzione. Essendo un’associazione di disabili gravissimi, che viviamo il dramma della condizione sulla nostra pelle, riteniamo opportuno dare il nostro contributo per creare condizioni per una vita degna di essere vissuta. Abbiamo preparato una proposta di incremento del fondo da 1.000 milioni, con relativa copertura documentata, vorremo presentarla e incontrare i tre ministeri: Salute, Welfare e Mef. La proposta è frutto dell’ascolto e del confronto con tutti: associazioni, gruppi, disabili ed esperti. Abbiamo invitato il Presidente del Consiglio Renzi con lettere, petizioni, video messaggi e comunicati, contiamo che venga. Dopo la doccia gelata – conclude Usala – ci vuole un bel bagno caldo per i disabili con l’aumento del fondo”.

Tratto da: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=12500

Pubblicato da piazzaletrento

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