Piazzale Trento, presidio smonta dopo 4 anni: “Continueremo e saremo ovunque”

La sede, una sorta di gazebo utilizzato per le riunioni e l’organizzazione delle manifestazioni, era stata installata l’11 novembre 2011. Da questa mattina gli attivisti stanno caricando tutta la roba sui furgoni
Pubblicato su Cagliaripad il 7 marzo 2015 alle 12:49
Equitalia, parcheggi Brotzu, Abbanoa, usi civici, Sla, servitù militari, migranti, sfratti.
Ma l’elenco è ancora più lungo: sono le battaglie combattute da quattro anni ad oggi dal Presidio di piazzale Trento a Cagliari.
Ora, su sollecitazione della Regione proprietaria dell’area, gli attivisti hanno smontato il loro quartier generale sistemato su un lato del maxi-posteggio davanti al Palazzo regionale. La sede, una sorta di gazebo utilizzato per le riunioni e l’organizzazione delle manifestazioni, era stata installata l’11 novembre 2011.
Da questa mattina gli attivisti stanno caricando tutta la roba sui furgoni. Ma non è un addio. “Fino a oggi – spiegano Giacomo Dessì e Ambrogio Trudu, storici componenti del movimento – eravamo qui. Ma da ora in poi saremo ovunque”. Lotta nomade per i più deboli: prossimo appuntamento il 15 in piazza del Carmine per l’appuntamento contro le servitù militari.
“Hanno perso un’occasione per dialogare – aggiunge Trudu, rivolto alle istituzioni – i Movimenti in questo periodo così difficile hanno permesso di convogliare in maniera pacifica le iniziative di protesta. Arginando in qualche modo le spinte individuali della diffusa protesta. Ora sceglieremo altre strade. Se la democrazia 2.0 è questa, noi ci disconnettiamo”.

 

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