LasciateCIEntrare, rapporto sul monitoraggio dei centri d’accoglienza

All’incontro hanno partecipato Yasmine Accardo, referente dei territori di LasciateCIEntrare, Francesca Cadeddu, operatrice legale per i minori stranieri non accompagnati, Giacomo Dessì del Presidio Piazzale Trento di Cagliari
Pubblicato su Cagliaripad.it il 31 luglio 2016

Minori in promiscuità con gli adulti, donne abbandonate in centri di accoglienza con decine di uomini, giovani nati in Italia da genitori stranieri rinchiusi nei Cie, Hotspot inaccessibili alla società civile, Cas fuori dai centri urbani in strutture inadeguate e in alcune province in mano alla criminalità organizzata. È questo lo scenario che emerge dal Rapporto nazionale della campagna LasciateCIEntrare sull’accoglienza dei migranti sul territorio nazionale, presentato ieri all’Hostel Marina a Cagliari.
La rete di associazioni e attivisti, sostenuta anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e da Usigrai, pubblica ogni anno un rapporto con tutte le relazioni sui centri di accoglienza e di detenzione degli stranieri presenti sul territorio nazionale. Tra il 10 gennaio e il 3 dicembre 2015 gli attivisti hanno visitato almeno 80 strutture quali Cie, Cara, Cas, Hub, tendopoli e punti informali, 15 le visite negate.
All’incontro hanno partecipato Yasmine Accardo, referente dei territori di LasciateCIEntrare, Francesca Cadeddu, operatrice legale per i minori stranieri non accompagnati, Giacomo Dessì del Presidio Piazzale Trento di Cagliari. Ha moderato Roberto Loddo, direttore de il Manifesto sardo.
Tra le pagine del dossier i resoconti di due visite nel Cpsa/Cara di Elmas, definitivamente chiuso a dicembre 2015. Assenza di armadi, comodini, porte e riservatezza nelle camerate, bagni con perdite d’acqua dai soffitti anche in piena estate sono i ricordi della struttura, circondata da una recinzione alta diversi metri e sita all’interno della zona militare dell’aeroporto di Elmas.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno, la delegazione regione Sardegna per la Campagna LasciateCIEntrare ha organizzato alcune visite nei CAS, nella provincia di Sassari, nel nord della Sardegna. Le visite sono state portate avanti, nonostante il silenzio da parte della Prefettura competente sulla richiesta di un’autorizzazione alle visite. La delegazione ha visitato quattro centri di accoglienza: l’ex ristorante Caravel sito nella zona industriale di Predda Niedda, l’ex discoteca Kiss Kiss sulla Ss 131, km 224+300 nel Comune di Porto Torres, il Pagi, ex Tribunale dei Minori di Sassari e l’Hotel Porto Pozzo, nel Comune di Santa Teresa di Gallura.
Nei due centri in cui è stato possibile visitare i locali interni (tra cui cucina, refettorio, stanze, bagni e sala comune), la situazione è drammatica e non rispetta affatto gli standard minimi dell’accoglienza, né tanto meno, le condizioni ottimali di lavoro del personale dipendente. Le strutture ospitano centinaia di persone in totale assenza di privacy e riservatezza, in luoghi isolati, lontani dai centri abitati o in contesti fortemente degradati, privi di servizi.
Tratto da: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=31952

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