il Presidio aderisce alla Cassa Nazionale di Solidarietà – Resistiamo Insieme! 🤝

 Reddito e mutuo soccorso per tutte e tutti

il PRESIDIO aderisce all’appello e invita tutte le realtà a contribuire a questo modello di solidarietà!

Il Coronavirus ha modificato la nostra quotidianità e ci ha portato a convivere con il timore del contagio e con il dispiacere che sentiamo per le persone ammalate, per quelle che non ce l’hanno fatta e per loro famiglie, e con la preoccupazione per la salute di chi instancabilmente lavora nel settore sanitario.

Allo stesso modo però non possiamo e non vogliamo dimenticare che in una società classista, razzista e sessista, il virus non colpisce in maniera indistinta e neutrale, soprattutto sul piano economico e sociale.

La situazione che stiamo vivendo ha portato drammaticamente in evidenza le falle del nostro sistema socio-economico, quelle in cui vivono le precarie e i precari, le partite Iva, le lavoratrici e i lavoratori licenziate/i per “giusta causa”, le lavoratrici di cura, tutti e tutte colori i/le quali hanno un lavoro informale e quasi sempre senza contratto. Parliamo, in breve, di chi per diversi mesi non avrà alcuna forma di reddito col rischio conseguente di non poter pagare le bollette, l’affitto di casa, sostenere le spese per la sussistenza quotidiana.

Non abbiamo alcun dubbio che debba essere la collettività, attraverso il bilancio dello Stato alimentato dalle nostre imposte a creare e garantire forme adeguate di sostegno economico e sociale a queste lavoratrici e a questi lavoratori, di cui anche noi promotori/trici di questo appello facciamo parte.

Pensiamo che gli attuali decreti emergenziali non stiano prendendo questo aspetto in seria considerazione e ci schieriamo a favore di una semplice e radicale rivendicazione: l’attivazione tempestiva da parte delle istituzioni di un REDDITO INCONDIZIONATO DI EMERGENZA per tutte e tutti che garantisca condizioni di vita dignitose a chiunque non abbia accesso ad altre forme di sostegno. In questo spirito, condividiamo e aderiamo all’appello lanciato dalla redazione di Jacobin Italia e alla campagna per il reddito di quarantena e invitiamo tutte le soggettività politiche, sindacali e sociali a fare altrettanto. E non vogliamo fermarci qui perché la nostra pratica politica e sociale è quella dell’autogestione e del mutuo soccorso conflittuale e per questo motivo pensiamo che sia necessario costituire una CASSA DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE basata sul principio del mutuo soccorso per iniziare a garantire un sostegno diretto a chi ne ha più bisogno.

Ci rivolgiamo a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che ancora percepiscono un salario, a pensionate/i, a chiunque si senta in grado di contribuire di versare a una cassa nazionale di solidarietà una quota solidale del proprio salario dei mesi di marzo e aprile (o con un contributo volontario anche nei mesi successivi). In questo modo si parteciperà al fnanziamento della cassa. Le reti e le soggettività che promuovono questa iniziativa decideranno insieme le procedure tecniche di funzionamento della cassa di mutuo soccorso, seguendo un criterio di equa ridistribuzione dei fondi raccolti tra soggetti in stato di bisogno che si rivolgono alle sedi delle realtà aderenti.

Verrà costituito un comitato di garanti formato da tutte le realtà partecipanti e contribuenti che verificherà la trasparenza ed efficacia di tutte le procedure e darà conto pubblicamente del bilancio sociale ed economico della stessa.

Questa misura non sarà e non potrebbe essere sufficiente e risolutiva ma può dimostrare come l’unità e la solidarietà siano le risorse che tutte e tutti noi possediamo per sostenerci a vicenda.

Siamo convinti/e che attivare una cassa di mutuo soccorso abbia anche la funzione di rivendicare di fronte alle istituzioni la necessità di un intervento pubblico, di chiedere conto a chi si sta occupando dell’emergenza del perché non ci sia preoccupazione per questi settori sociali invisibili. Un percorso che abbia dunque anche l’obiettivo di ottenere un’estensione delle tutele e degli investimenti economici per la dignità di tutte e tutti e per la salvaguardia dei beni comuni, come la sanità pubblica.

Primi promotori:
Fuorimercato rete nazionale
Sial Cobas
LasciateCIEntrare
Cdnl – Camera del Non lavoro (Milano)
Ri-Make (Milano)
Ri-MAFLOW (Trezzano S/N – Milano)
Terranostra occupata (Casoria)
Diritti a Sud (Nardò)
Bread&Roses spazio di mutuo soccorso (Bari)
Solidaria Bari
SfruttaZero (Bari/Nardò)
Contadinazioni (Campobello – Palermo)
Partinico Solidale (Partinico)
Casa del Mutuo Soccorso Fifiddo Robino (Partinico)
Sportello Contro le Discriminazioni sul Lavoro (Palermo)
booq (Palermo)

Per partecipare alla Cassa nazionale di solidarietà:
Iban: IT79D 0838633 910000000470387 Banca credito cooperativo di Binasco, filiale di Trezzano s/N
Causale: CASSA NAZIONALE DI SOLIDARIETÀ
Beneficiario: Fuorimercato

Pubblicato da piazzaletrento

La voce del Presidio