Disastro ambientale a Portoscuso

Chiamale omissioni o se vuoi mafia dei trafficanti di morte.  E’ assurdo e delinquenziale la situazione che da troppi anni si consuma a Portoscuso, senza che nessuna delle Istituzioni preposte intervenga.

Davanti ad analisi e documenti certificati da Asl, Arpas e Istituto Superiore della Sanità, che confermano l’avvelenamento diffuso (aria, acqua, suolo, alimenti e contaminazione del sangue delle persone, nonchè della presenza della diossina negli animali del posto (figuriamoci intorno nei terreni), si continua a cercare di ridimensionare quanto invece di grave, creerà problemi seri alla salute delle persone.

Attualmente, a distanza di 4 anni, si continua a tenere sotto sequestro giudiziario il Bacino dei Fanghi Rossi, dopo che inizialmente era stato ipotizzato il reato di disastro ambientale.

Qualcuno si è dimenticato per caso di dirci che fine ha fatto quella inchiesta?
Qualcuno si ricorda ancora della condanna in primo grado e poi in appello, a quasi 3 anni di galera, dei dirigenti della Portovesme srl rei di aver fatto smaltire scorie tossiche-pericolose, dalla fabbrica all’ospedale oncologico per costruirci un piazzale?

Cioè, portare delle scorie che provocano il cancro, dove la gente dovrebbe invece andarci per curarsi dal cancro.  Per non parlare poi di quanto in tanto in tanto, arriva qualche carico di veleni radioattivi, e solo Cremone con pochi altri alza la voce e si presenta sul posto per protestare e invocare interventi di tutela e prevenzione.

Ma… per tali fatti criminosi e pericolosi per la salute pubblica, ci presentiamo circa in 50 persone, per la Sagra della Salciccia a Portoscuso si presentano in 2000. E’ il caso di dire… quando la salciccia piace… a furia di prenderla in quel posto, ci si fa l’abitudine.

A.C.

Pubblicato da pletrento

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