Mentre si continua a morire

E’ giunto il tempo della riscossa, l’indignazione non serve più.
Chi perde il lavoro perde la speranza, la dignità.
La giornata trascorsa senza un’attività che occupa la mente e il fisico ti annulla e distrugge.
l’indifferenza fa di peggio perchè ci si accorge del malessere e il dramma che il nostro vicino o amico stava vivendo solo dopo che ha compiuto il gesto di lasciarsi “MORIRE” .
Le vittime orma sono tante, non le contiamo più, perchè come disse ” Monti è normale e fisiologico”. (ma dura ormai da troppo tempo) per cui ci si abitua a tutto, come alla morte di LAVORO.
Io non mi rassegnerò mai a quanto continua ad avvenire e chiedo GIUSTIZIA per la fragilità di ogni uomo o donna che decide di lasciare questo mondo avaro e indegno.
Sono consapevole che chi decide di “UCCIDERSI ” lo fa in un momento di solitudine senza porsi il problema di chi lascia nel dolore più totale e a chiedersi “PERCHE'”.
La politica è totalmente assente, inoltre evita di pubblicare quanti siano( i nostri morti SUICIDI) per paura dell’emulazione ma sopratutto per non assumersi responsabilità.
Mi rivolgo agli amici dei movimenti!!!
Smettiamola di voltare la faccia dall’altra parte, scegliamo una piazza SIMBOLO, in centro ed in silenzio commemoriamo chi non ha avuto il coraggio di proseguire qualsiasi forma di lotta.
Poi gridiamolo senza paura,”BASTA vogliamo la nostra dignità e vogliamo poter lavorare senza elemosine di stato” Ho paura che non sia finita, se noi non ci costituiamo parte civile contro lo stato e chi è responsabile di quanto appena detto …….saremo colpevoli per aver accettato in silenzio e continueremo a MORIRE.

Pubblicato da Maddalena

Infaticabile attivista. Prima presidente dell'associazione dal 2012 al 2019. Attualmente è vicepresidente. Passione smisurata per la cucina e per la lettura.